ILLUSTRE PRESIDENTE,
Sono una cittadina straniera - una di pochi chi sono arrivati in Itlaia senza intenzione di deliquere e con il regolare permesso d'ingresso. Avevo intenzione di aprire una fabbrica in proprio, creando i posti di lavoro e contribuendo allo sviluppo locale. Non sono riuscita. Riesce immaginare perché? - La mia abitazione familiare con tutti i beni ci contenuti, compreso le attrezzature per la fabbtica, è stata occupata dai criminali, i quali hanno buttato giù le porte e sono barricati dentro. Dal 2001 fino ad oggi questi criminali non sono stati ancora arrestati e io non ho avuto indietro i miei beni, anche se ho fatto le querele e le istanze di sollecito al Procuratore Capo di La Spezia Dr. Scirocco, ho coinvolto anche il Prefetto di La Spezia - tutto inutile. Non è finita qui.
Se Le interessa, posso inviarLe le mie pratiche - così Lei potrà verificare l'adoperato dei giudici e lo stato di malavitosità della "giustizia" italiana.
Gli unici pochi giudici che hanno adempito il loro dovere e hanno lavorato in Italia, vengono sottoposti alla persecuzione...Il fatto che il fascicolo a carico del Ministro della Giustizia Mastella è stato archiviato forzatamente attesta che il Ministro è colpevole dei reati sui quali è stato indagato, un Ministro onesto non ha paura d'essere indagato - le persone oneste escono puliti dalle indagini e calunniatori vanno processati per calunnia!
E' evidente che è giunto il momento di affrontare la questione di ommissioni e dei reati degli giudici italiani, garantendo ai cittadini la difesa contro giudici-delinquenti e la giusta ed equa punizione dei giudici disonesti. L'archiviazione delle indagini e la prescrizione dei processi devono essere proibiti, in primis nei casi dei reati dei giudici e dei politici.
Pubblico questa mia lettera su uno dei miei blog che si chiama IL TRIONFO DELLA CRIMINALITA' (http://olga-babenko.blogspot.com) e aspetto là la Sua pubblica risposta nel reparto "commenti", desiderosa di avere il Suo sostegno e aiuto nell'ottenere la Giusitzia. In forma parziale la mia storia può essere visionata sul blog: AVVISO PUBBLICO DEL FALSO DEL GIORNALE VIRUS ON-LINE (creato da me a causa di inattività dei giudici di provvedere contro giornale che mi diffama - http://falsovirus.blogspot.com). Sul blog TRAFFIC OF THE CHILDREN IN ITALY si trova il mio rapporto sulla tratta dei bambini in Italia sussistente a causa dei reati dei giudici dei Tribunali dei minori (http://trafficofthechildreninit.splinder.com)
Babenko Olga
Hai detto quello che dovevi dire. Aggiungo che questa cosiddetta Repubblica Italiana fondata su valori costituzionali democratici nn è altro, in verità, che uno Stato pagano, massone, dominato da sistemi trasversali criminali, guidati da altri poteri esterni, che hanno tutto l'interesse di creare uno stato di bassa elevatura, di tipo medievale latifondista.
RispondiEliminaMa tanto l'italiano medio non ha nemmeno capito quello che ho scritto. Sai che l'analfabetismo in Italia è ancora elevatissimo?
Dal Secolo XIX 08 agosto.
RispondiEliminahttp://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2009/08/07/AMFDvYoC-nostro_figlio_spiegarci.shtml?hl
«Ci hanno tolto nostro figlio
senza spiegarci il perché»
07 agosto 2009 | graziano cetara
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La denuncia di una coppia di genitori, lui funzionario pubblico, lei professionista, che da due anni vivono lontano dal figlio affidato a una comunità. Ufficialmente il padre, definito violento da testimoni anche anonimi si sarebbe rifiutato di sottoporsi a perizia psichiatrica
«Quando torno a casa?». La voce di Marco, 10 anni, arriva attraverso il telefono una volta alla settimana da quasi tre anni. Da un luogo che fino a tre mesi fa era segreto. Ogni volta la stessa domanda, ogni volta per risposta lo stesso silenzio. È come se fosse in prigione, Marco, condannato senza sentenza e senza appello. Invece è ospite della comunità che i giudici e gli assistenti sociali hanno scelto per lui e per il suo bene. Suo padre e sua madre non sono capaci a fare i genitori. Per questo una mattina cinque poliziotti dell’anti crimine in divisa (uno con il giubbotto anti proiettile) si sono presentati a casa di Marco e lo hanno portato via. Lo ha deciso il tribunale dei minorenni. Senza un contraddittorio, ma quel che è peggio, senza che mamma e papà - due persone come tanti, professionista lei, funzionario pubblico lui - sapessero il perché.
È una delle storie che emergono dalle nebbie di paura e dolore nelle quali sono avvolti molti casi di giustizia minorile. «Ingiustizia minorile» avverte il padre, protagonista di questa vicenda che raccontiamo sfumando i dettagli e oscurando i nomi. Per rispetto della privacy in particolar modo dei minori coinvolti ma anche «perché il timore di ritorsioni da parte dei giudici e degli assistenti sociali è reale», avverte il legale della famiglia. Chiedere ai giudici di difendere e sostenere il loro operato nello specifico è fatica inutile: il segreto istruttorio e il rispetto della privacy degli stessi protagonisti-accusatori dei loro casi impedisce ogni possibilità di verifica e di controllo.
«È questo il problema - attacca l’avvocato - quello di un giudice del tribunale dei minorenni è un potere pressoché assoluto per buona parte delegato ai servizi sociali del Comune». È il punto cruciale della questione sollevato a pochi giorni dall’ispezione del ministero della Giustizia, di cui ha dato notizia il Secolo XIX la settimana scorsa, che si è conclusa e che è stata chiesta e ottenuta dall’associazione Vela Latina, a partire dalle storie di cinque madri ecuadoriane. Sarebbero state discriminate dai giudici nell’ambito delle cause di separazione dai mariti italiani. Sulle accuse aleggia il sospetto che siano gli assistenti sociali a dettare legge in tribunale. Sospetto allontanato dal presidente in carica Adriano Sansa: «I nostri giudici operano in modo equilibrato nel rispetto della legge e dell’unico interesse dei bambini».