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This blog is created with aim to obtain the responses and documents from some Italian Institutions that rifuses to observ the Law and release information and documents requested. Incredeblily, but in Italy the Institutions may violate the Law and none Judge punish them

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giovedì 3 giugno 2010

Pubblica richiesta degli atti e delle risposte all'assistente sociale Margherita Sadowsky

Da:    Babenko Olga Ven 4 giugno 2010, 00:08:20

A:    Consultorio.ch@asl4.liguria.it   
Cc:    protocollo.generale@pec.asl4.liguria.it; protocollo@asl4.liguria.it; urp@asl4.liguria.it; comune.chiavari@cert.legalmail.it; info@comune.chiavari.ge.it; sindaco@comune.chiavari.ge.it



All’assistente sociale Margherita Sadowsky
c/o consultorio Familiare di Chiavari
C.so Dante 163
Chiavari 16043
Consultorio.ch@asl4.liguria.it

Per conoscenza e opportuni provvedimenti a garanzia della risposta:

Al Responsabile S.C Affari Generali e Legali
Sig. G.B. Bregante o chi ne fa i veci
Dipartimento Giuridico Ammnistrativo

Alla Dott.ssa Elisabetta Paroletti
protocollo.generale@pec.asl4.liguria.it
protocollo@asl4.liguria.it
urp@asl4.liguria.it

Al Sindaco di Chiavari
comune.chiavari@cert.legalmail.it
info@comune.chiavari.ge.it
sindaco@comune.chiavari.ge.it

Tutvustamiseks
Eesti Välis- ja Justiits ministeeriumitele

PUBBLICA RICHIESTA DI COLLABORARE NELLE INDAGINI RELATIVE AL REATO NEFANDO E ODIOSO DI SEQUESTRO DEI BAMBINI IGOR ANDRES E VALERIA VALENTINA BABENKO e DI FORNIRE INFORMAZIONI UTILI RELATIVE AL REATO

(reato organizzato e compiuto nel 2003 da: Luisella Vespa, don Pierluigi Sambuceti, Giuseppe Grigoni, Simone Sturla, Silvia Miano, Fiorella Corso, Paola Gargano e altri)

Olga Babenko
E-mail: olgababenko@yahoo.it
Tel.: (39)340 27 41 271
Io sottoscritta, dr.ssa Olga Babenko, visto il reato ripetuto di rifiuto di atti d’ufficio da parte Sua, espresso nel omettere di rispondere alle istanze presentate, con la presente chiedo pubblicamente di fornirmi le risposte alle seguenti domande:

1). Nell anno 2002 la mia famiglia si era rivolta a Lei, sull’indicazione della sua collega l’assistente sociale Luisella Vespa, chiedendo esplicitamente di effettuare lo studio socio-economico della nostra famiglia (D-Lgs. 130/2000) e di preparare il progetto d’assistenza previsto dalla legge 328/2000 art. 3, per quale motivo ha omesso di adempiere i propri doveri di un pubblico ufficiale ed provvedere in base delle richieste sopraindicate?
2). La mia famiglia Le aveva esplicitamente detto di vivere per strada, perché e con quale scopo Lei ha mentito alle Autorità che la mia famiglia sarebbe domiciliata al centro Acquarone di Chiavari?
3). Per quale motivo ha omesso la visita domiciliare alla mia famiglia, visto che è stata incaricata dall’assistente sociale Vespa sepcialmente con tale scopo?
4). Perché si è permessa di rilasciare dichiarazioni sul domicilio di mia famiglia senza erffettuare la visita domiciliare e, di fatto, senza sapere dove e come vivevamo?
5). Per quale motivo, nel 2002, ha omesso di querelare l’assistente sociale Silvia Miano dopo avere appreso dei reati dalla stessa compiuti sull’appuntamento del 2/12/2002?
6) Per quale motivo, nel 2002, ha omesso di querelare l’assistente sociale Luisella Vespa dopo avere appreso dei reati dalla stessa compiuti sull’appuntamento del 2/12/2002?
7). Per quale motivo Lei non ha mai completato l’iscrizione della mia figlia nella scuola materna, limitandosi solo delle promesse e mai arrivando ai fatti? (Prova: omissione di qualsiasi comunicazione scritta e/o verbale alla mia famiglia relativamento all’iscrizione completata)
9). Sig. G. B. Bregante afferma che Lei avrebbe proposto agli ignoti “la presa in carica” della mia famiglia con lo scopo di “ valutare l’opportunità di una terapia di coppia”, come mai Lei aveva lo scopo di valutare “opporunità di terapia” senza avere effettuato prima lo studio della nostra famiglia, senza chiarire che cosa di preciso poteva risolvere la situazione e senza che tale terapia potesse servire a qualcosa, vista l’assenza dei problemi relazionali nella mia famiglia e problemi reali ben diversi, derivanti dall’occupazione dell’abitazione da parte dei criminali armati?
10). Per quale motivo Lei ipotizzava davanti agli ignoti la “terapia familiare” però negava l’accesso concreto allo psicologo infantile ai nostri figli?
11). Sig. G. B. Bregante afferma che Lei sta mentendo affermando che io avrei rifiutato la “terapia di coppia” di fatto a me mai proposta; quindi, La chiedo di fornirmi l’avviso a me inviato con ipotetiche “offerte” e l’atto di mio ipotetico rifiuto.
11). Per quale motivo Lei ha omesso di comunicare la tribunale dei minori il fatto che la mia famiglia con due bambini piccoli viveva per strada, senza avere accesso ad un tetto sopra la testa a causa della rapina dei documenti?
12). Per quale motivo Lei mente alle Autorità che la nostra abitazione sarebbe occupata durante PROLUNGATA assenza da casa, ben sapendo che l’assenza è stata brevissima? Non si vergogna di mentire solo per il guisto di mentire?
13). L’assistente sociale Luisella Vespa afferma che Lei avrebbe dichiarato alle Autorità che mio marito “mi avrebbe ripudiata a causa della promisquità delle frequentazioni all’interno del centro Acquarone”, e vero o falso? (la Vespa lo ha affermato durante un interrogatorio nel mese aprile 2003)
14). Lei sostiene che la promisquità estrema del centro Acquarone è talmente raccapricciante che è un valido motivo per il quale mariti “ripudiano” le mogli?
15). Come mai Lei omette di intervenire per la tutela delle persone-ospiti del centro Acquarone, visto che le condizioni interne secondo Lei stessa sono estremamente “promisqui”?
16). Quando e dove ha completato la laurea in pscicologia, quando ha sostenuto esami di abilitazione per poter effettuare valutazioni psiscologiche per le “terapie di coppia”?
17) Sa che esercitare il mestiere del medico psicologo senza avere compiuto gli studi e senza avere abilitazione, è il reato di esercizio abusivo del mesitiere?
18). Ha chiesto Lei alla pediatra dr.ssa Finamore di trascrivere il falso ideologico sulla cartella clinica?
19) Chi L’aveva chiesto di convincere la dr.ssa Finamore di trascrivere falsità ideologiche nel contentuo della cartella?
20) Per quale motivo Lei ha negato di scrivere un’istanza, come da me chiesto, per il ricovero del mio figlio minore all’ospedale, prescritto il 10/04/2003 dalla pediatra dr.ssa Finamore? Lei sentiva l’odio talmente frote contro mio figlio che voleva ad ogni costo fargli del male, arrivando a negare un semplice foglio di carta scritto che non Le costava nulla?
21) Lei ha compiuto reati contro la mia famiglia e contro i miei figli per la sceltà libera propria o qualcuno l’aveva chiesto di partecipare nei reati in unità con altri complici? (s’intendono reati di abuso d’ufficio, rifiuto di atti d’ufficio e falso ideologico)
22) Sa qualcosa in più dell’organizzazione del reato di sequestro di miei figli? Lo vuole svelare?

Questa pubblica richiesta è pubblicata in web, sul sito LA GOGNA – INDAGINI PUBBLICHE (http://la-gogna.blogspot.com/) e sulla rete di altri siti che si ocupano delle indagini, visto il rifiuto Suo di fornire atti richiesti e di dare le risposte precise. Lì sarà pubblicata anche la Sua risposta.

In fede,
Dr. Olga Babenko

Pubblica richiesta atti alla pediatra del Consultorio Familiare di Chiavari dr.sa Finamore

PUBBLICA RICHIESTA ATTI E INFORMAZIONI ALLA PEDIATRA DR.SSA FINAMORE

Da:    Babenko Olga olgababenko@yahoo.it Gio 3 giugno 2010, 23:51:46

A:    Consultorio.ch@asl4.liguria.it; aferrand@fastwebnet.it   
Cc:    protocollo.generale@pec.asl4.liguria.it; protocollo@asl4.liguria.it; urp@asl4.liguria.it; comune.chiavari@cert.legalmail.it; info@comune.chiavari.ge.it; sindaco@comune.chiavari.ge.it


Alla pediatra Dr.ssa Finamore
del Consultorio Familiare dell’ASL 4
C.so Dante 163
Chiavari 16043
Consultorio.ch@asl4.liguria.it
aferrand@fastwebnet.it

Per conoscenza e oportuni provvedimenti:

Al Responsabile S.C Affari Generali e Legali
Sig. G.B. Bregante o chi ne fa i veci
Dipartimento Giuridico Ammnistrativo
Via G.B. Ghio 9
Chiavari 16043
protocollo.generale@pec.asl4.liguria.it
protocollo@asl4.liguria.it
urp@asl4.liguria.it

Al Sindaco di Chiavari
comune.chiavari@cert.legalmail.it
info@comune.chiavari.ge.it
sindaco@comune.chiavari.ge.it

PUBBLICA RICHIESTA DI COLLABORARE NELLE INDAGINI RELATIVE AL REATO NEFANDO E ODIOSO DI SEQUESTRO DEI BAMBINI IGOR ANDRES E VALERIA VALENTINA BABENKO e DI FORNIRE INFORMAZIONI UTILI RELATIVE AL REATO

(reato organizzato e compiuto nel 2003 da: Luisella Vespa, don Pierluigi Sambuceti, Giuseppe Grigoni, Simone Sturla, Silvia Miano, Fiorella Corso, Paola Gargano e altri)

Olga Babenko
E-mail: olgababenko@yahoo.it
Tel.: (39)340 27 41 271

Gentile dottoressa Finamore,
Sono costretta a rivolgermi da Lei in forma pubblica, in quanto ha già omesso di rispondermi in sede privata. La questione riguarda la cartella clinica a Sua firma sui nomi di miei figli emessa nell’anno 2002 c/o consultorio Familiare di Chiavari. Preciso subito che sono contenta delle prestazioni pediatriche fornite a miei figli e la questione riguarda esclusivamente il falso ideologico nel contenuto della cartella, non relativo alle prestazioni pediatriche.

In particolare, nella composizione della mia famiglia è omesso il marito – padre dei bambini, si indica falsamente che i miei figli e io saremmo stati residenti/domicliati al centro Acquarone di Chiavari (come lo ben ricorda, Le avevo più volte detto che abitiamo in una tenda), che io e i miei figli saremmo venuti dalla “Slovenia” (non sono dalla “Slovenia” e i miei figli sono figli del cittadino italiano, cresciuti dalla nascita in Italia, non sono venuti da nessuna parte), che la mia casa sarebbe stata “assegnata alle altre persone” (Le avevo detto esplicitamente che si tratta del reato di violazione del domiclio e di rapina dei beni); che la mia famiglia si sarebbe rivolta a don Pierluigi Sambuceti della Caritas che avrebbe “sistemato” me ed i figli al centro Acquarone (mai detto); il mio marito si indica come convivente e non come legale coniuge. Queste falsità assomigliano alle falsità usate dai seqestratori di miei figli, quindi, sorge la necessità di capire l’origine di queste falsità su una cartella clinica pediatrica e l’uso di questa cartella clinica.

La chiedo cortesemente di fornirmi le seguenti informazioni:
1. Il falso ideologico suindicato ha deciso trascrivere Lei stessa per qualche motivo Suo e Le è stato esplicitamente chiesto? Chi l’aveva chiesto di trascrivere il falso ideologico nella cartella?
2. Per quale motivo mio legale coniuge – padre dei minori - non è stato inserito nella tabella di composizione del nucleo familiare, mentre Le avevo esplicitamente detto di essere legalmente sposata e i miei figli hanno più volte parlato del padre durante le visite?
3. Per quale motivo Lei ha indicato che la “residenza” della mia famiglia sarebbe nel centro Acquarone e non nella tenda, come da me e dai bambini più volte dichiarato?
4. Come è possibile che io fatto dichiarazione di vivere nella tenda e sulla cartella Lei ha indicato che sarei domiciliata al Centro Acquarone?
5. Chi Le aveva indicato di inserire il nome don Pierluigi Sambuceti e falsità sulla “sistemazione al centro Acquarone” nel testo della cartella? (nel 2002 la mia famiglia ha avuto contatti con un prete che aveva dichirarato di chiamarsi don Piero Pezzi – non sapevamo dell’esistenza della persona di nome Pierluigi Sambuceti e non potevamo usare questo nome, le indagini hanno dimostrato il coinvolgimento della persona di nome di Pierluigi Sambuceti solo nel 2005; siamo stati messi in contatto con la direzione del Villaggio del Ragazzo/Centro Acquarone dall’avvocato Pantano Margherita e non dalla “Caritas” né dal don Sambuceti o Pezzi);
6. Per quale motivo il mio legale coniuge si indica come convivente? (davanti a Lei non ho mai usato la parola “convivente” ma “coniuge” e/o “marito”, il fatto è verificabile nell’ufficio anagrafe, tale falsità è troppo forzata)
7. Perché nella cartella non è stato indicato NIENTE dal da me dichiarato nel 2002 relativamente alla mia situazione familiare? Perché solo falsità dei terzi?
8. Ha dato la copia della cartella clinica alle seguenti persone: Margerita Sadowsky, Luisella Vespa, Giuseppe Grigoni, Simone Strula, Silvia Miano, don Pierluigi Sambuceti, don Piero Pezzi, don Nando Negri? A qualcun altro?
9. Ha inviato la copia della cartella (la parte contenente falsità ideologiche) al tribunale dei minori di Genova?
10. Sig. G. B. Bregante della direzione dell’ASL 4, ha affermato che nella gestione del mio caso Lei avrebbe collaborato con un educatore del centro Acquarone, senza indicarne il nome, è vero o falso? Come si chiama questo “educatore”? Quali concrete azioni di collaborazione sarebbero state intraprese (senza comunicare nulla alla mia famiglia)?
11.  Sig. G. B. Bregante della direzione dell’ASL 4, ha affermato che nella gestione del mio caso Lei avrebbe collaborato con l’assistente sociale Margherita Sadowsky, in che cosa consisteva questa collaborazione? Per quale motivo ha omesso di querelare la Sadowsky nel momento di avere capito che la stessa stava violando doveri professionali in danno a miei figli? (omissione di provvedere in base delle richieste presentate: omissione della visita domiciliare, dello studio socieo-economico della mia famgilai e della stesura del progetto previsto dalla legge; diniego dell’intervento per il ricovero ospedaliero di mio figlio da Lei prescritto, omissione di completare l’iscrizione della bambina alla scuola materna);
12.  In passato Lei ha cercato di obbligare l’assistente sociale Margherita Sadowsky di iscrivere la mia figlia minore nella scuola materna, ottenendo dalla stessa promesse e assicurazioni sulla possibilità di iscrizione, però non iscrizione concreta, per quale motivo l’iscrizione della bambina non è mai stata completata? Per quale preciso motivo l’assistente sociale Sadowsky era contraria alla frequentazione della scuola materna da parte della mia figlia?
13.  Sul primo appuntamento del 2/12/2002, Lei aveva prescritto una valutazione psicologica del nostro nucleo familiare, utile per chiarire le cause del malessere psicologico di nostro figlio, derivanti dalla vita per strada, dalla perdità di tutti i beni e della vita normale; l’assistente sociale Sadowsky si era rifiutata di organizzare questa valutazione, comportandosi in maniera ostinata e incollaboativa, di che L’avevo avvisato su ogni appuntamento; per quale motivo Lei ha omesso di querelare l’assistente sociale Sadowsky per il rifiuto di adempiere al quanto da Lei indicato, in danno all’interesse dei minori?

Il contenuto di questa lettera è pubblicato in rete, sulla pagina http://la-gogna.blogspot.com/, con gli scopi di giustizia e in corripondenza con il Codice della Privacy.

In attesa della Sua collaborazione, Le porgo distinti saluti,

Dr. Olga Babenko


* * *

Si offre la lettura dell'istanza precedente, alla quale la dr.ssa Finamore non ha risposto:



Pubblica richiesta atti e infromazioni al Responsabile S.C. Affari Generali e Legali Sig. G.B. Bregante o chi ne fa i veci

Da: Babenko Olga Gio 3 giugno 2010, 23:04:07
A:    protocollo@asl4.liguria.it; protocollo.generale@pec.asl4.liguria.it; urp@asl4.liguria.it   
Cc:    Consultorio.ch@asl4.liguria.it; comune.chiavari@cert.legalmail.it; info@comune.chiavari.ge.it; sindaco@comune.chiavari.ge.it; ftraldi@libero.it
        
10 file 
Al Responsabile SC Affari Generali e Legali.doc (78KB); 19-10-2005 Risposta sig Bregante.jpg (110KB); 19-10-2005 Risposta sig Bregante pag 2.jpg (56KB); 15-11-2005 Istanza al Brigante pag 1.jpg (74KB); 15-11-2005 Istanza al Brigante pag 2.jpg (115KB); 15-11-2005 Istanza al Brigante pag 3.jpg (105KB); 15-11-2005 Istanza al Brigante pag 4.jpg (118KB); 5-09-2005 Istanza dirigente consultorio familiare chiavari pag 1.jpg (104KB); 5-09-2005 Istanza dirigente consultorio familiare chiavari pag 2.jpg (108KB); 5-09-2005 Istanza dirigente consultorio familiare chiavari pag 3.jpg (57KB)


Al Responsabile S.C Affari Generali e Legali
Sig. G.B. Bregante o chi ne fa i veci
Dipartimento Giuridico Ammnistrativo
Via G.B. Ghio 9
Chiavari 16043
protocollo.generale@pec.asl4.liguria.it
protocollo@asl4.liguria.it
urp@asl4.liguria.it

Per conoscenza e opportuni provvedimenti a garanzia della risposta:

Al Dirigente del Consultorio Familiare di Chiavari
Dott.ssa Elisabetta Paroletti
C.so Dante 163
Chiavari 16043
Consultorio.ch@asl4.liguria.it

Al Sindaco di Chiavari
comune.chiavari@cert.legalmail.it
info@comune.chiavari.ge.it
sindaco@comune.chiavari.ge.it

Tutvustamiseks
Eesti Välis- ja Justiits ministeeriumitele
PUBBLICA RICHIESTA DI COLLABORARE NELLE INDAGINI RELATIVE AL REATO NEFANDO E ODIOSO DI SEQUESTRO DEI BAMBINI IGOR ANDRES E VALERIA VALENTINA BABENKO e DI FORNIRE INFORMAZIONI UTILI RELATIVE AL REATO

(reato organizzato e compiuto nel 2003 da: Luisella Vespa, don Pierluigi Sambuceti, Giuseppe Grigoni, Simone Sturla, Silvia Miano, Fiorella Corso, Paola Gargano e altri)


Rif.: Indagini per chiarire le responsabilità nel reato dell’assistente sociale Sadowsky

Olga Babenko
E-mail: olgababenko@yahoo.it
Tel.: (39)340 27 41 271

Egregio Responsabile,

 
Come Lei sa dalla precedente corrispondenza risalente all’anno 2005 (prot. 38200 del 19/10/2005), sto cercando di chiarire le responsabilità dei complici del reato di sequestro di miei figli e le modalità di preparazione del reato, in particolare, devo chiarire le responsabilità dell’assistente sociale del Consultorio Familiare di Chiavari tale Margherita Sadowsky. I miei figli e la mia famiglia abbiamo diritto di saperlo, in quanto sono informazioni che ci riguardano. Il reato di sequestro dei minori ed estorsione del denaro in cambio di loro restituizione è uno dei reati più nefandi che esista al mondo.
Questa pubblica richiesta è pubblicata in web, sul sito LA GOGNA – INDAGINI PUBBLICHE (http://la-gogna.blogspot.com/) e sulla rete di altri siti che si ocupano delle indagini, visto il rifiuto Suo di fornire atti richiesti e di dare le risposte precise. Lì saarà pubblicata anche la Sua risposta.

Le ricordo che il 2/12/2002 la mia famiglia, composta da me medesima, dal coniuge cittadino italiano affetto dalla paralisi e da due figli minori, si era rivolta all’assistente sociale Margherita Sadowsky, sull’indicazione dell’assistente sociale Luisella Vespa, con lo scopo preciso di effettuare lo studio socio-economico previsto dalla legge (D.Lgs 130/2000), per avere un progetto d’assistenza previsto dalla legge (art. 3 L.328/2000) e per avere un tetto sopra la testa ai sensi dell’art. 22 L. 328/2000 (in attesa della librazione dell’abitazione familiare dai criminali), in quanto la mia famiglia non aveva il tetto sopra la testa e non aveva più documenti personali per poter affitare qualche alloggio temporaneo. Inoltre, il 2/12/2001, alla Sadowsky è stato chiesto l’aiuto di iscrivere la figlia minore nella scuola materna, e il 10/04/2003 alla Sadowsky è stato chiesto di rilasciare una richiesta scritta per il ricovero del figlio minore all’ospedale (in quanto i nostri documenti personali sono stati rapiti, non potevamo accedere al Servizio Sanitario e ci voleva una richiesta scritta di un assistente sociale). La Sadowsky ha omesso di adempiere i doveri di un pubblico ufficiale previsti dalle legge, compiendo il reato di rifiuto di atti d’ufficio e di abuso d’ufficio.

Dalle indagini penali è emerso, che la Sadowsky ha mentito alle Autorità sul domiclio della mia famgilia e, omettendo di effettuare la visita domicliare prevista dalla legge, affermava mentendo che io sarei domicliata al centro Acquarone di Chiavari, mentre ben sapeva da me e dal mio marito che vivevamo in una tenda; inoltre la Sadowsky avrebbe affermato che mio marito mi “avrebbe ripudiata” (sic!).

Il 5/09/2005, ho fatto la richiesta degli atti al Dirigente del Consultorio Familiare di Chiavari, chiedendo atti dell’ufficio dell’assistente sociale Margherit6a Sadowsky; il 19/10/2005, mi è stata inviata la cartella clinica a firma della pediatra dr.ssa Finamore (sic!) e nessun atto richiesto!

Nella Sua risposta del 19/10/2005, Lei ha affermato che l’assistente sociale del VS Consultorio Familiare non avrebbe dovere di osservare la legge relativa agli assistenti sociali – pubblici ufficiali e che non dovrebbe osservare il D.Lgs. 149/2000 e altre leggi (sic!). In più, Lei afferma che la Sadowsky avrebbe “proposto la presa in carico” della mia famiglia “per valutare l’opportunità di una terapia di coppia” – tutto ciò non essendo laureata e, quindi, non esendo in grado di fare valutazioni del tipo psicologico, per i quali serve la laurea e l’abilitazione professionale. Tali affermazioni suonano deliranti, visto che la legge prevede lo studio socio-economico degli utenti prima di qualsiasi proposta, e le proposte stesse dovrebbero essere orientate alla solizione – art. 3 L. 328/2000 (si chiede, a cosa poteva servire una “terapia di coppia” ad una famiglia senza tetto? cosa si poteva risolvere, visto che in famiglia non abbiamo mai avuto problemi relazionali?). Come può facilmente capire, se avessimo bisgono di uno psicologo, ci saremmo rivolti ad uno psicologo laueato e non ad un’assistente sociale non laureata. In più, Lei afferma che sarebbe avvenuto l’inserimento della nostra figlia minore alla Scuola Materna di Ri – senza allegare un atto di prova. In realtà, non è avvenuto alcun inserimento della minore, avevamo solo compilato i moduli di iscrizione della bambina e non abbiamo mai avuto alcun tipo di risposta (sulla cartella clinica della dr.ssa Finamore si indica che l’assistente sociale Sadowsky aveva comunicato che “c’è la possibilità di iscrizione della minore” alla scuola materna di Rì e non c’è una parola dell’avvenuta iscrizione). Nella riposta Lei indica che esisterebbe un “educatore” del Centro Acquarone, che “collaborava” con la Sadowsky, sconosciuto alla mia famiglia in quanto abbiamo avuto contatti solo con la direzione del Centro (persone che si dichiaravano d’essere direttori) e non con altro personale. Per quale motivo ha omesso di indicare il nome di questo “educatore”?

Il 15/11/2005, Le ho inviato una nuova istanza, chiedendo gli ati che mi interessano e che Lei ha omesso di fornire per provare Sue affermazioni. Non ho mai avuto una risposta. Si chiede, perché Lei ha assunto un comportamento ostile e incollaborativo? Perché si rifiuta di rilasciarmi gli atti richiesti? E così difficile osservare la legge?


La chiedo pubblicamente di rilasciarmi i seguenti atti o la dichiarazione che atti richiesti non esistono:

1) L’atto che attesti che la Sadowky avrebbe proposto “la presa in carico” della mia famiglia “per valutare l’opportunità di una terapia di coppia” con l’indicazione A CHI l’avrebbe proposto e in quale data;
2) L’atto di studio socio-economico della mia famiglia in base del quale la Sadowsky avrebbe fatto la proposta agli ignoti di “presa in carico” della mia famiglia “per la valutazione di una terapia di coppia”, con l’esplicita spiegazione del perché la “terapia di coppia” era la via per risolvere problemi di spossesso dell’abitazione e perdita di tutti i beni e documenti, dello stato dei senza tetto e senza fissa dimora, e problemi di salute dei figli minori;
3) Progetto d’assistenza previsto dall’art. 3 L. 328/2000, per il quale la mia famiglia si era rivolta alla Sadowsky;
4) Progetto d’assistenza per i nostri figli minori, senza tetto, previsto dalla L. 149/2001 art. 1;
5) La copia dell’atto con la mia firma che attesti che il mio presunto rifiuto dalla “terapia di coppia”;
6) La copia della comunicazione dalla Scuola Materna di Ri al consultorio Familiare con l’avviso dell’avvenuta iscrizione della minore e assegnanzione del posto;
7) La copia della comunicazione alla mia famiglia dell’avvenuta iscrizione della figlia minore nella scuola materna;
8) Dichiarazione che la Sadowsky ha omesso di effettuare la visita domiciliare alla mia famiglia;
9) Dichiarazione che la Sadowsky dal 2/12/2002 ha negato alla mia famiglia gli interventi urgenti per trovare il tetto sopra la testa (art. 22 L. 328/2000), lasciando per strada il marito sofferente della paralisi e due bambini piccoli;
10) La scheda che doveva essere compilata dalla Sadowsky per la mia famiglia, con l’indicazione delle richieste e del lavoro effettivamente svolto per elaborare il progetto d’assistenza previsto dalla legge (art. 3 L. 328/2000);
11)  Tutte le relazioni e atti stesi dalla Sadowsky nei quali si nomina la mia famiglia;
12)  Copie di tutte le certificazioni mediche rilasciate dalla dr.ssa Finamore per i miei figli dal 2/12/2002 al giugno 2003 (in totale una decina-quindicina);
13)  Prove che l’assistente sociale Sadowsky ha osservato il codice deontologico dell’assistente sociale, come da Lei affermato, in particolare, le prove che sarebbero stati osservati artt. 6,7,12,15,19,33,37,43 del Codice Deontologico, in particolare atti che la Sadowsky avrebbe promosso ogni iniziativa per ridurre rischi di emarginazione di mia famiglia, che la mia famiglia sarebbe stata messa “al centro dell’intervento”, ecc.


La chiedo pubblicamente di fornirmi le seguenti infromazioni:

1) Il nome di “un’educatore del Centro Acquarone” indicato in forma anonima nella Sua del 19/10/2005, presunto “collaboratore” della Sadowsky, il quale, però, non si indica nella cartella clinica della pediatra dr.ssa Finamore; il titolo di studio del presunto educatore;
2) Desidero sapere anche se, nei mesi aprile-giugno 2003, al VS Consultorio Familiare sia stato trasmesso per la notifica un decreto del tribunale dei minori, numerato 747, datato 3/04/2003?

Le leggi italiane ed Europee prevedono il dovere delle istitutzioni di rilasciare atti e informazioni richiesti. La chiedo pubblicamente di fornirmi atti e informazioni richiesti con quest’istanza e con l’istanza del 15/11/2005 (allego).

In fede,
Dr. Olga Babenko
 
* * *

Segue la mia istanza del 15/11/2005, alla quale non ho mai avuto una risposta.
 
 
 
* * *

Segue la risposta del sig. Brigante alla mia prima istanza, la risposta contiene alcune affermazioni false e deliranti, per i quali sto chiedendo il rilascio delle prove.
 
 
 
Segue la mia prima istanza, scritta in un italiano un po' distorto (all'epoca non sapevo ancora scrivere bene), però con il signifato chiaro e preciso:
 
 
 
 

giovedì 30 luglio 2009

Il Prefetto di La Spezia dichiara ai giornali che cittadini hanno il diritto di avere atti che li riuguardano però lui stesso nega atti a me!

.
Essendo colpita dai reati dell'amministrazione del comune di Sesta Godano, mi ero rivolta al Prefetto di La Spezia con le istanze precise, chiedendo interventi di competenza del Prefetto.
Visto che il sindaco del comune, all'epoca Giorgio Traversone, in una data imprecisa, aveva illegalmente cancellato la residenza alla mia famiglia, chiedevo di effettuare l'ispezione di verifica presso atti comunali.

Segue la foto della relata di notifica dell'atto di cancellazione abusiva e illegale della residenza da parte del sindaco, come si vede, la notifica è stata effettuata ai sensi dell'art. 143 c.p.c., previsto per le persone di domicilio, residenza e dimora sconosciuti e non all'indirizzo dove è stato inviato l'avviso dell'avvio del procedimento di cancellazione anagrafica (!) o al rappresentante legale (avvocato). Abbiamo impugnato l'avvio del procedimento illegale ricevuto sull'indirizzo del domicilio postale e la nostra residenza (il nostro domicilio e la nostra dimora erano conosciuti al comune), quindi la notifica di cancellazione della residenza doveva essere effettuata presso nostro domicilio, uguale come l'avviso. Come si vede, il messo notificatore ha compiuto reato di falso ideologico, di abuso d'ufficio e di omissione di atti d'ufficio.

La seconda irregolarità consiste nella correzione dell'anno della notifica e l'assenza dell'aposille prevista dalla legge (sic!). Non si capisce se l'anno è 2002 o 2003! (Cliccando sulla foto, la stessa si aprirà in grandezza naturale)



L'atto di cancellazione della residenza è stato da noi avuto solo nel 2005, in quanto a partire dal 2001 il sindaco Giorgio Traversone e l'Ufficiale dell'anagrafe Angela Rossi si erano rifiutati di rilsciarci qualsiasi certificato anagrafico, sia di residenza sia della sua cancellazione.

Dopo avere avuto notizia che testimonia comportamento criminale del comune, il Prefetto avrebbe dovuto effettuare subito un'ispezioni con gli scopi di tutela della pubblica sicurezza, però ha omesso di farlo e non ha mai risposto alla mia istanza. Quando mi era capitato l'articolo del giornale con affermazioni del Prefetto sui diritti dei cittadini di avere gli atti, gli ho scritto questa istanza:


... e non ho mai avuto acun tipo di risposta! Come si può chiamare una tale orribile situazione!? La proliferazione delle illegalità? Il pullulare di illegalità? O il trionfo della criminalità???

mercoledì 12 dicembre 2007

Lettera al Presidente Giorgio Napolitano

La lettera in questione è stata da me inviata il mercoledì 12 deicembre 2007, tramite blog di Beppe Grillo, dal post "Nessuno tocchi Clementina" (il post in questione racconta la storia di una giudice di nome Clementina). Non speravo di avere la risposta, però l'assenza di qualsiasi risposta è molto sgradevole. Qua segue la mia lettera scritta la momento direttamente dal blog del Grillo:

ILLUSTRE PRESIDENTE,

Sono una cittadina straniera - una di pochi chi sono arrivati in Itlaia senza intenzione di deliquere e con il regolare permesso d'ingresso. Avevo intenzione di aprire una fabbrica in proprio, creando i posti di lavoro e contribuendo allo sviluppo locale. Non sono riuscita. Riesce immaginare perché? - La mia abitazione familiare con tutti i beni ci contenuti, compreso le attrezzature per la fabbtica, è stata occupata dai criminali, i quali hanno buttato giù le porte e sono barricati dentro. Dal 2001 fino ad oggi questi criminali non sono stati ancora arrestati e io non ho avuto indietro i miei beni, anche se ho fatto le querele e le istanze di sollecito al Procuratore Capo di La Spezia Dr. Scirocco, ho coinvolto anche il Prefetto di La Spezia - tutto inutile. Non è finita qui.
L'Amministrazione comunale del Comune di Sesta Godano nel 2003 ha organizzato il sequestro di miei 2 figli minori. Sono riuscita a liberarli, chiedendo l'aiuto dell'ONU e delle Autorità Europee - giudici italiani omettevano di adempiere al loro dovere! Nel 2003 ho querelato circa 6 giudici e la Presidente del Tribubale per i minori di Genova (Annamaria Faganelli, Cinzia Miniotti, Marina Besio, Lucia Spada, Francesco Ciulla e gli altri) per la partecipazione nel sequestro dei minori, abuso d'ufficio, omissione degli atti d'ufficio, sottrazione dei minori, falso ideologico, diffamazione, calunnia e altri reati ravvisabili - fino ad oggi la Procura di Torino non ha provveduto ed i giudici - delinqienti continuano ad occupare i loro posti e continuano a delinquere, abusando dei cittadini e dei minori!
Ho querelato anche gli altri partecipanti di preparazione del reato di sequestri dei miei figli: le querele non vanno avanti, i querelati non vanno iscritti sul registo degli indagati, non si inquadrato i reati denunciati, non partono le indagini, fino ad oggi non è stato sentito nessun testimone e non sono state effettuate le ispezioni da me chieste! I giudici collaborano nel delinquere coi criminali e procurano loro l'impunità!
Ho fatto alcuni processi anche nella sede civile: i gidici sputano sulla legge e sulla legalità! Un giudice - bugiardo che scrive il falso e gli insulti sui decreti non va punito! Come cittadina onesta e rispettosa della legge, Le posso solo tristemente dire che in Italia la maggioranza dei giudici sono disonesti e delinquenti, i quali non fanno loro lavoro previsto dalla legge.

Se Le interessa, posso inviarLe le mie pratiche - così Lei potrà verificare l'adoperato dei giudici e lo stato di malavitosità della "giustizia" italiana.

Gli unici pochi giudici che hanno adempito il loro dovere e hanno lavorato in Italia, vengono sottoposti alla persecuzione...Il fatto che il fascicolo a carico del Ministro della Giustizia Mastella è stato archiviato forzatamente attesta che il Ministro è colpevole dei reati sui quali è stato indagato, un Ministro onesto non ha paura d'essere indagato - le persone oneste escono puliti dalle indagini e calunniatori vanno processati per calunnia!

E' evidente che è giunto il momento di affrontare la questione di ommissioni e dei reati degli giudici italiani, garantendo ai cittadini la difesa contro giudici-delinquenti e la giusta ed equa punizione dei giudici disonesti. L'archiviazione delle indagini e la prescrizione dei processi devono essere proibiti, in primis nei casi dei reati dei giudici e dei politici.

Pubblico questa mia lettera su uno dei miei blog che si chiama IL TRIONFO DELLA CRIMINALITA' (http://olga-babenko.blogspot.com) e aspetto là la Sua pubblica risposta nel reparto "commenti", desiderosa di avere il Suo sostegno e aiuto nell'ottenere la Giusitzia. In forma parziale la mia storia può essere visionata sul blog: AVVISO PUBBLICO DEL FALSO DEL GIORNALE VIRUS ON-LINE (creato da me a causa di inattività dei giudici di provvedere contro giornale che mi diffama - http://falsovirus.blogspot.com). Sul blog TRAFFIC OF THE CHILDREN IN ITALY si trova il mio rapporto sulla tratta dei bambini in Italia sussistente a causa dei reati dei giudici dei Tribunali dei minori (http://trafficofthechildreninit.splinder.com)
Con ossequi,

Babenko Olga